Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

giovedì 31 ottobre 2013

Napoli, case popolari fatte di eternit: l’amianto scoperto dagli sciacalli - Il Fatto Quotidiano

Napoli, case popolari fatte di eternit: l’amianto scoperto dagli sciacalli - Il Fatto Quotidiano


Sette isolati nella periferia nord. Mille famiglie, cinquanta decessi per cancro in un solo caseggiato, negli ultimi 30 anni. Dopo l'inizio dei traslochi la devastazione dei ladri ha portato alla luce l'asbesto. Ma lì ci vivono ancora quindici famiglie e il Comune non ha i soldi per le bonifiche.

martedì 29 ottobre 2013

Arriva Phonebloks, lo smartphone "componibile" (?)



Ecco la "geniale" idea dal mondo Motorola. Phonebloks, uno smartphone componibile, dove ognuno può modificarlo e personalizzare anche in base all'uso.
E' composto da un modulo centrale e più moduli componibili. Il progetto principale si avvale della collaborazione di costruttori di terze parti che hanno il compito ognuno di sviluppare una o più componenti, anche di diversa “potenza”, al fine di dar vita a uno smartphone unico per ogni utente, che possa essere rinnovato e implementato con il passare del tempo. 
Proprio come un PC adesso. Pupi cambiare lo schermo se ne esce uno migliore, puoi fare l'upgrade alla fotocamera o eliminarla se non serve. Montare una batteria più grande, oppure sostituire una parte danneggiata.

Comunque si tratta solo di un idea, probabilmente resterà tale. Motorola (Gruppo Google) ci ha messo le mani. E quando si muovono due colossi di questa portata tutto può succedere.





lunedì 28 ottobre 2013

Kepago




Kepago è un’azienda tutta napoletana che dà l’opportunità agli utenti di poter usufruire di sconti in tutta Napoli e provincia e di dare un’accelerata all'economia locale.

Come?

A differenza di altri siti di coupon, noi usiamo una formula diversa:

- Stampalo: scarica gratis il tuo coupon e contatta l’azienda partner per prenotare il servizio o verificare l’effettiva disponibilità del prodotto;

- Usalo: recati dal partner e, dopo aver mostrato il coupon, testa con mano il servizio o il prodotto scelto;

- Pagalo: paga in tutta sicurezza, dopo aver usufruito del servizio o ricevuto il prodotto!

L’obiettivo di Kepago è quello di creare una perfetta connessione commerciale tra aziende e clienti, lasciando libere le attività commerciali di gestire il proprio lavoro autonomamente, e i clienti di pagare direttamente all'azienda dopo aver ricevuto il servizio,eliminando il fastidio del pagamento online con carta di credito.

Per le aziende napoletane, abbiamo rivoluzionato il modo di fare pubblicità promozionale, senza chiedere commissioni sul servizio o prodotto emesso.



Per i napoletani, l’opportunità di trovare tutti i servizi e prodotti al miglior prezzo, proprio sotto casa.

Affiliati al sito e scarica i coupon. Incomincia a risparmiare da subito e paghi dopo usufruito dei mille servizi che offre. Clicca qui http://www.kepago.it e registrati anche con il tuo account facebook. E' GRATIS

venerdì 25 ottobre 2013

Rubrica: "L'importante è crederci." n°1


L'importante è crederci.

Da oggi voglio postare periodicamente storie di chi ha fatto della propria vita un esempio di caparbietà, dimostrando che non c'è limite al proprio successo. L'importante è crederci.


Manovale in una fattoria, autista di tram, soldato dell’esercito a Cuba, aiutante di fabbro ferraio, assicuratore e operatore di stazione di servizio per la Standard Oil.
Poi un giorno nel bel mezzo della grande recessione del 1930, decise di cambiare vita, e di uscire da quello che sembrava un vortice di cambio attività senza strade di successo, e si lanciò nella ristorazione. Aprì un ristorante in un area di servizio, a Corbin, in Kentucky,  dove lui stesso faceva da cuoco, cassiere e benzinaio.
Questo ebbe un successo tale che nel 1936 il Governatore del Kentucky Ruby Laffoon gli concesse il titolo di Colonnello del Kentucky come riconoscimento del suo contributo alla cucina dello Stato.

L'anno seguente ampliò il ristorante fino a 142 posti a sedere e aggiunse un motel sulla strada. Nel 1939, apparve per la prima volta nella rivista di cucina “Adventures in Good Eating” di Duncan Hines. Lo stesso anno un incendio distrusse il ristorante che fu immediatamente ricostruito e riaperto.
Serviva per la maggiore pollo fritto. La prima ricetta di pollo fritto prevedeva una cottura di trenta minuti in una casseruola di ferro, operazione troppo lunga per un fast food. In seguito modificò il processo di cottura per il suo pollo utilizzando una frittura a pressione, riducendo sensibilmente il tempo di cottura. Nel 1940 elaborò quella che è conosciuta come la sua ricetta originale (il manoscritto originale è conservato presso la sede della KFC a Louisville, in Kentucky e sorvegliata strettamente). Nel 1949 sposò Claudia Price.

Tutto questo appartiene alla storia di Harland Sanders, il Colonnello del Kentucky. Dove il suo ristorante, il “Sanders Court & Café”, diede vita alla più grande catena di ristorazione al mondo.

Nel 1982 la Kentucky Fried Chicken divenne una sussidiaria della R.J. Reynolds Industries, Inc. (ora RJR Nabisco, Inc.) quando la Heublein, Inc. fu acquisita da Reynolds. Nel 1986 la PepsiCo, Inc. acquista KFC dalla RJR Nabisco, Inc. Nel 1997 la PepsiCo, Inc. annuncia lo spin-off dei suoi ristoranti fast food – KFC, Taco Bell and Pizza Hut – nella Tricon Global Restaurants, Inc., la più grande compagnia di ristoranti a livello mondiale, che nel 2002 cambia nome in YUM! Brands, Inc (comprendente i ristoranti KFC, A&W All-American Food Restaurants, Long John Silvers, Pizza Hut e Taco Bell).

Oggi la catena KFC è diffusa in più di 80 paesi al mondo, in circa 13.000 ristoranti. Ogni giorno circa 8 milioni di persone mangiano in uno di questi ristoranti. In Svizzera non sono presenti ristoranti della catena. In Italia vi sono soltanto due ristoranti KFC ma sono all'interno di due basi militari; per la precisione uno nella Naval Air Station Sigonella in Sicilia, e l'altro presso il US Navy Support Site di Gricignano in Campania e sono accessibili solo ai militari e agli addetti ai lavori.


mercoledì 23 ottobre 2013

Emigrante.

Emigrante; Una parola che sembra legata ad un passato ormai lontano di noi italiani. Ma mai come oggi è sempre più attuale. Sono sempre più le persone o intere famiglie che con la loro valigia partono verso l'Europa del nord, verso uno spiraglio di speranza che in Italia sembra ormai affievolirsi sempre di più.
Una volta, l'emigrante con la valigia di cartone sulla spalla ed una piena di sogni nella testa, partiva per l'America, per l'Australia, ma anche per la Germania, Svizzera, Olanda, tutti i paesi dove si aprivano delle prospettive di vita quanto meno più decenti di quelle che erano costretti ad affrontare nella propria terra. Oggi sembra che tutto si stia ripetendo uguale ad allora. Centinaia di giovani e meno giovani, famiglie intere partono in cerca di un qualcosa, di una fonte di guadagno, di una parvenza di vita degna di tale nome. Oggi molti criticano le centinaia di persone che arrivano in Italia su barconi fatiscenti, un viaggio della speranza che in questo video delle "IENE" di Enrico Lucci ci fa capire quante storie nostrane siano simili a quelle degli immigrati africani e vari.  LUCCI: Gli emigranti italiani.


domenica 20 ottobre 2013

Razzismo e sport.

(foto da ilnapolionline.com)

Ancora una volta la stupidaggine, l'ignoranza, la pochezza di alcuni individui si concentra in un unico luogo, gli stadi.

Le parole razzismo e sport, non dovrebbero mai trovarsi nella stessa frase.

Il tifoso estremo, di qualsiasi squadra o sport esso sia, è terreno fertile per alimentare odio e dare sfogo alla loro limitata comprensione del mondo civile.
La curva sud del Milan, ancora con cori razzisti contro i napoletani. Adesso su una capienza di 80,074 posti, non credo che tutti abbiano il cervello piccolo come il loro pisello, ma è pur vero che la folla trascina, e quasi tutti siamo predisposti a pensare con un cervello collettivo, nel bene o nel male. (leggi L'unione fa la forza.)
Foto a sinistra da angeloxg1.wordpress.com

"Tornano i cori razzisti contro i napoletani, dopo quelli che avevano portato alla squalifica del campo del Milan da parte della Lega Calcio. Due cori contro i napoletani («Noi non siamo napoletani» e «Senti che puzza scappano anche i cani...») sono stati scanditi dalla Curva Sud del Milan attorno al 15’ di Milan-Udinese, che si gioca in un San Siro aperto al pubblico dopo che la sospensione da parte della Corte di giustizia federale della la sanzione della partita a porte chiuse decisa dal giudice sportivo e la riforma della norma sulle discriminazioni. L’INTERVENTO DELLO SPEAKER - Poco dopo lo speaker dello stadio è intervenuto per invitare «il pubblico ad astenersi da cori e comportamenti che possono determinare la sospensione della partita». E a quel punto un coro «Noi non siamo napoletani» è stato scandito nel settore occupato dai tifosi dell’Udinese. La Curva Sud del Milan ha anche mostrato un lungo striscione polemico con scritto: «Calcio spezzatino, caro biglietto, tessera del tifoso, trafile in banca, stadi fatiscenti, biglietti nominali, limitazioni regionali, tornelli, sfottò censurati, tamburi e megafoni vietati: eh già, gli stadi sono vuoti proprio per colpa degli ultrà»" (Cit.corriere.it)
La UEFA interviene su questo tipo di comportamento. Forse non in modo deciso, forse non è chiudendo lo stadio che si cura questo problema.  "Via libera da parte dell'Esecutivo dell'Uefa, riunito a Londra, all'inasprimento delle sanzioni nei casi di razzismo. I nuovi regolamenti disciplinari, che entreranno in vigore a partire dal 1° giugno, includono le seguenti sanzioni da adottare in caso di comportamenti discriminatori. Per gli spettatori: chiusura parziale dello stadio alla prima offesa e chiusura totale alla seconda oltre a un'ammenda da 50.000 euro. Per i giocatori e i dirigenti: una squalifica minima di dieci turni."

Adesso io rispondo da Napoletano, voi che urlate al mondo che non siete napoletani, io vi rispondo. "Tranquilli, il mondo lo sa che non siete napoletani, vi distinguete da noi per tanti particolari, siamo più intelligenti, più armoniosi, più acculturati, più artisti, più solari, più dotti, più aperti mentalmente, più gioiosi nel vivere, più intonati, più inventivi, più passionali, più amorevoli, più caritatevoli, più uniti, più puliti, cuciniamo meglio, amanti perfetti, poetici, inventivi, sessualmente più cazzuti, più ecc. ecc."

Cresci "tifosuncolo", già sei nato sfortunato per essere un tifoso del milan, poi ti fai mangiare dall'ignoranza...e che cacchio, non ti basta?

sabato 12 ottobre 2013

Quelli che: "Se ne potevano stare a casa loro".




Quelli che: "Se ne potevano stare a casa loro".


Oltre ad essere una frase senza senso, è anche sterile d'umanità e comprensione. E' vero in Italia non siamo messi tanto bene, ma come si dice a Napoli "O' sarzio nu' crer' o' riun'". [Quello sazio non crede a quello digiuno]

Adesso immaginate lo stato d'animo di famiglie disposte ad affrontare la morte in un viaggio, dove devono lasciare la propria terra martirizzata dalle guerre, dal dispotismo e dittatori, dalla fame e dallo sfruttamento di schiavitù costante, pur trovandoci nel 2014 quasi. Madri disposte a imbarcare i propri figli su barconi fatiscenti, coscienti dell'alta probabilità di morte che essi affronteranno. E l'italiota di turno se ne viene con un "potevano restarsene a casa loro".

Che cosa credete che se potessero restarci a casa loro, non l’avrebbero fatto? O pensate che solo la nostra casa “E’ CASA” e solo la nostra terra “E’ TERRA”. Ogni essere umano è legato alle sue radici, alle sue tradizioni e culture. Chi siamo noi per giudicare quali sono le giuste o le sbagliate?

La parola “Umanità” prende ogni giorno un significato diverso e purtroppo tende a deprezzarsi pian piano che andiamo avanti nel tempo.

L'unione fa la forza.

Su internet gira questo video, ha già migliaia di visualizzazioni, io l'ho trovato su Facebook postato da un utente non italiano. Nel video c'è un gruppo di manifestanti, che passando davanti ad un vecchio che chiede l'elemosina si fermano e basta un solo elemento ad alimentare una collettiva reazione di carità verso questa persona. In pochi minuti, l'uomo riceve soldi, ma principalmente l'affetto e la comprensione caritatevole, che avrebbe dovuto spettargli per diritto.
E' bastata una sola persona a far scattare "la massa" in senso positivo, per aiutare una singola persona.

Ho commentato su FB cosi:
"L'unione fa la forza.
Oltre l'atto caritatevole, in questo video "leggo" che solo la "massa", l'unione dei gruppi può veramente cambiare le condizioni di un popolo. Nel bene o nel male. E' la massa, la folla a far scatenare una rissa in uno stadio, o a far scattare una reazione di compassione come in questo video. L'individuo singolo è impotente, vorrebbe ma non può. Può ma non fa. Fa, ma è troppo poco. Uniamoci e cambiamo le sorti non solo del nostro paese."
Dovremmo incominciare ad unirci. A fare qualcosa, non solo a carattere di chiacchiere da barbiere oppure rivoluzionando sui social. Dobbiamo reagire, unirci e cambiare il nostro modo di fare. Insieme si può.