Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

mercoledì 30 settembre 2015

La "K" non c'entra nella lingua italiana.


La lingua italiana è una lingua romanza e tra le prime 25 lingue più parlata nel mondo. Come tutte le lingue neolatine, la sua musicalità dà colore ed espressione ad ogni frase scritta o recitata. Ha dato lustro alla "Divina Commedia" dove dal volgare toscano trecentesco fino all'epoca moderna ha dato vita ai più grandi poemi della storia della letteratura mondiale.
Ha visto Nobel del calibro di:
Giosuè Carducci (1906)
Grazia Deledda (1926)
Luigi Pirandello (1934)
Salvatore Quasimodo (1959)
Eugenio Montale (1975)
Dario Fo (1997).

Tutto questo "paraustiello" per capire perchè adulti, quarantenni e oltre devono scrivere parole come "KI? KE? PERKE? KIAMA ECC." E’ ormai da tempo che assistiamo allo sfacelo della scuola italiana, dell’università e della cultura in generale. Ogni livello scolastico ha subìto un processo di semplificazione degli insegnamenti ed un impoverimento della qualità, con poche eccezioni riservate ad alcune istituzioni scolastiche che ancora “resistono”, passi la battitura mancata del "H" che sommate al tempo di tutte le acca risparmiate nel corso di una vita media di 75 anni sono pari a poche decine di secondi (manco il tempo di pensare "KE KAZZO HO FATTO?"), l'abbattimento totale mi viene quando la "K" la usate al posto del "C" o della "Q", in casi come "KUANDO, KUESTO, KUELLO, KASA, KAVALLO" .
Abbiate un po’ di rispetto per la lingua italiana e per chi ne fa un corretto utilizzo, non solo perché sarete più apprezzati ma anche perché verrete presi più sul serio. Sarà un limite mio, ma non riesco a prendere sul serio un testo, messaggio o qualsiasi cosa scritta piena di K, lo trovo ridicolo, un po’ buffo e sinceramente anche un po’ grottesco. Mi capita veramente di frequente di vedere stati su Facebook, risposte o commenti scritti in questo modo, ed è per questo che dal mio piccolo voglio dare il mio parere su una cosa che so che da sui nervi a parecchie persone. Utilizzare “ch” non vi ruberà più tempo nel momento della digitazione o della scrittura di un testo, ma sicuramente vi darà più credibilità, vi renderà meno inadeguati, più maturi e sicuramente più “adulti”. Ovviamente non che lo scrivere bene e in modo appropriato renda di per sé una persona migliore di un’altra, ma sicuramente si parte da un livello più alto di attendibilità.

scusate lo sfogo, ma so' KAKAKAZZO!

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