Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

martedì 19 novembre 2013

18 Novembre 2013. Morire di "pioggia".


Sembra assurdo, morire per un maltempo. Anche se quando la natura si ribella all'uomo ci fa rendere conto della nostra pochezza ed inadeguatezza agli eventi.

Sardegna sconvolta dal maltempo
16 morti si cercano i dispersi. Drammatica ondata di maltempo sulla regione, vittime in diverse province. In Gallura si registra il bilancio più pesante. Ritrovati i corpi della famiglia dispersa ad Arzachena e del bambino a Raica. Allerta meteo esteso ad altre regioni. (Rainews24)

Dare la colpa agli eventi naturali sembra la cosa più logica, ma quanto influisce la mano dell'uomo su tutti questi sconvolgimenti climatici? Credo che di colpe ne abbiamo tante:



DISBOSCAMENTO. Gli alberi svolgono una importante funzione di mantenimento del terreno. L'eccessivo abbattimento degli alberi aumenta notevolmente il rischio delle frane, delle alluvioni e degli smottamenti del terreno. Anche la distruzione di pochi alberi, di un piccolo bosco, modifica radicalmente l'equilibrio naturale delle cose. La distruzione delle foreste su vasta scala modifica anche la mappa dei venti di una regione. Ciò implica delle variazioni conseguenti sul clima della zona, causando problemi alle agricolture locali ma anche sulla sicurezza della popolazione.


LA CEMENTIFICAZIONE DEI CORSI D'ACQUA. Nel corso degli ultimi quarantanni la superficie occupata da edifici, strade o altre infrastrutture in Italia è aumentata notevolmente. La causa principale di questo processo è il forte aumento della popolazione, i cui insediamenti hanno strappato spazi sempre maggiori a boschi, praterie, coste, corsi d’acqua. I fiumi, com'è noto, scorrono in natura, in un alveo affiancato da ampie aree di espansione in cui, nei periodi di piena, si riversano le acque in eccesso. L’estensione delle zone coltivate e abitate, la costruzione di strade e di industrie hanno determinato la progressiva riduzione di tali aree e la loro delimitazione attraverso argini artificiali che impediscono alle acque di minacciare le opere dell’uomo. Ma non è stato altro che un fallimento, in quanto la cementificazione agevole la fuoriuscita degli argini favorendo allagamenti e inondazioni.


EMISSIONI GAS SERRA CO2. Dall'inizio della Rivoluzione Industriale, la concentrazione atmosferica dell’anidride carbonica è aumentata del 40% circa, la concentrazione del gas metano è più che raddoppiata e la concentrazione dell’ossido nitroso (N2O) è cresciuta del 15%. Inoltre dati recenti indicano che le velocità di crescita delle concentrazioni di questi gas, anche se erano basse durante i primi anni ’90, ora sono comparabili a quelle particolarmente alte registrate negli anni ’80.
Nei Paesi più sviluppati, i combustibili fossili utilizzati per le auto e i camion, per il riscaldamento negli edifici e per l’alimentazione delle numerose centrali energetiche sono responsabili in misura del 95% delle emissioni dell’anidride carbonica, del 20% di quelle del metano e del 15% per quanto riguarda l’ossido nitroso (o protossido di azoto).
L’aumento dello sfruttamento agricolo, le varie produzioni industriali e le attività minerarie contribuiscono ulteriormente per una buona fetta alle emissioni in atmosfera.
Tutto questo e tanto altro ancora è quello che stiamo facendo noi uomini su questo pianeta. Sfruttiamo al massimo l'ecosistema soltanto per l'accumulo di potere e ricchezza non distribuita, ma che va ad arricchire le tasche dei pochi signori del potere. Ad ogni dramma si aggiunge una farsa, un susseguirsi di chiacchiere di cordoglio e demagogia. Nulla cambierà se prima non cambiamo il nostro modo di concepire lo scopo della nostra presenza su questo pianeta.
Noi sulla Terra non siamo i padroni di casa, noi qui, siamo gli ospiti.

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