Non è una lingua facile. Non si legge come si scrive. Oggi più che mai questa lingua va lentamente disperdendosi, amalgamandosi, mischiandosi con la lingua italiana. Nella cultura moderna, e particolarmente nei giovani, è uso scrivere il dialetto nello stesso modo di come si parla, scrivendo degli obbrobri dove a volte trovo difficile capire cosa significa anche io che sono napoletano. Errori ripetuti anche da chi fa della lingua napoletana la propria attività, come l'esempio di un ristorante con scritto sulla tabella "“A' TAVERNA DO' RÈ”", in una piccola frase ci sono almeno cinque errori che vanno dagli apostrofi che "spezzano" la parola fino al diverso uso del sostantivo, la frase corretta viene ad essere "‘A TABERNA D’ ‘O RRE".
Di esempi di errori ce ne sono tanti, per non parlare poi dei vari "pkè = perché" - "kre = che c'è" scempiaggini di chat che fanno inorridire chi legge. (D'altronde si violenta continuamente la lingua italiana, con i congiuntivi, le varie punteggiature, perché dovrebbe essere altrimenti con la meno diffusa lingua napoletana?)
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