Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

domenica 12 gennaio 2014

Napoletanità, questa sconosciuta.


Un'accesa polemica si è scatenata sui social net più popolari, come Facebook e Twitter, a riguardo della "famosa/famigerata" (dipende dai punti di vista) trasmissione "Il Boss delle Cerimonie", mandata in onda su RealTv.

Non giudico la gente a cui piace questo genere di programma, peraltro trash non perché i diretti interessati sono napoletani. Sarebbe stata trash comunque, anche se la location fosse stata a Bergamo.
Non biasimo chi, per motivi legati alla cultura, al modo di fare e di vivere apprezzi e "ami" il neo-melodico, il fazzoletto sventolato durante le cerimonie, il modo differente di percepire il divertimento. (Probabilmente riescono a divertirsi molto di più di chi resta pacato e tranquillo al suo posto)
Come si dice "Non è bello ciò che è bello ma ciò che piace."

La cosa che mi infastidisce è soltanto la strumentalizzazione, la bandiera portata avanti da chi vende immagine come la TV, di una Napoli coatta, senza cultura e tradizionalmente volgare.
Portare lo stereotipo del napoletano, solo mandolino e tarantella in giro per il mondo vende. Vedi la pubblicità della TIM dove il solito Gennaro, napoletano, è un ignorante imbranato in continua difficoltà anche con le cose più semplice. (Naturalmente mi riferisco al personaggio e non all'attore che copre soltanto un ruolo).
Davanti agli occhi dell'Italia e sicuramente della maggior parte del pianeta, Napoli viene etichettata per automatismo alla camorra, alla svogliatezza di lavorare, alla disoccupazione, alla munnezza, agli scippatori ed a tutto ciò che è negativo e del mal vivere.

Con più di tre milioni di abitanti Napoli e provincia è tra le metropoli con la più alta densità demografica.
Ha una cultura millenaria ed un territorio architettonico da fare invidia a tutto il pianeta. Tutti i grandi personaggi della storia Italiana ed Europea sono passati per Napoli e rimasti estasiati dalla sua profonda umanità e dal modo di portare la conoscenza anche scientifica per il mondo.

Aggiungo un'ultima osservazione. Il popolo napoletano è troppo diviso. Federico Salvatore diceva in una canzone: "A Napoli esiste un muro, da un lato ci sono i figli di papà, e dall'altro e figl'e bucchin'" Siamo noi i primi a creare differenze, come se ci fosse un napoletano che è meno napoletano di un altro, soltanto perché magari ha un modo diverso di "leggere" la vita.
Ho vissuto diverso tempo nel nord Italia, non ho mai avuto e mai dato modo di offendere la mia città e mai le persone che ho conosciuto hanno dubitato o etichettato la mia persona come un "camorrista" o "Terrone" o "Sfaticato".
Forse perché semplicemente sono un napoletano vero fiero di essere figlio di questa meravigliosa città.

Omaggio a (Artisti e cultori scienziati Italiani, Nati o Vissuti a Napoli):
 Domenico Cimarosa, Giovanni Battista Pergolesi, Niccolo Jommelli, Alessandro Scarlatti, Francesco Durante, Saverio Mercadante, Giacinto Gigante, Bernando Cavallino, Luca Giordano, Domenico Cirillo, Giovan Battista Marino, Eduardo de Filippo, Antonio de Curtis, Massimo Troisi, ecc.ecc.ecc......!

Vincenzo Ruggiero, napoletano.

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