Come cittadino napoletano, volevo chiedere scusa a tutti quelli che trovano sempre il modo per sfoggiare la loro intelligenza e capacità di evoluzione nei confronti di noi meridionali.
Vi chiedo scusa se Napoli era la culla della tecnologia e della cultura, dove le più grosse industrie dell'epoca arricchivano tutto il popolo del Regno di Napoli. Dove tutti i più grandi pensatori dell'epoca non riuscivano più a lasciarla dopo esserci stato almeno una notte.
Vi chiedo scusa se sotto l'impero Borbonico, Napoli era la città più avanzata in Europa, dove fu la prima ad avere una ferrovia, le luci per strada, l'acqua potabile nelle case, ecc.
Vi chiedo scusa se non siamo stati capaci di difenderci da un invasione barbarica e di essere stati depredati di immense ricchezze senza vergogna dai Savoia, con una manica di ladroni capitanati dal più grande camorrista della storia di questo vecchio "Stivale" il cosiddetto eroe Giuseppe Garibaldi.
Vi chiedo scusa se davanti ai vostri occhi sembriamo scuri e sporchi, solo perché la nostra pelle è baciata dal sole per quasi 365 giorni l'anno.
Vi chiedo scusa se portiamo la bandiera dei fannulloni, degli "sfaticati", forse diamo questa impressione perché qualsiasi cosa facciamo, lo facciamo sempre con il sorriso sulle labbra, magari fischiettando una canzone napoletana. Lavorando anche 12/13 ore al giorno ininterrottamente, senza il lusingo del suono di una sirena o della campanella che metta fine alla giornata lavorativa.
Vi chiedo scusa se le vostre inutili, patetiche, puerili campagne pro Vesuvio non riscuotono successo. Il Vesuvio è napoletano e quando sarà per volere del nostro Signore, saremo pronti ad affrontare anche questa prova.
Vi chiedo scusa se le prove che siamo costretti a subire sono tante. Vedi "la terra dei fuochi" dove l'egoismo e la cattiveria di qualche merdoso camorrista ha arricchito le proprie tasche e gonfiato quelle di ricchi industriali del nord.
Vi chiedo scusa se ci invidiate per il nostro mare, i nostri luoghi i paesaggi, quelli stessi che volete veder distrutti ma puntualmente tutte le estate affollate con le vostre famiglie, perchè da voi non ne avete idea.
Ad ogni vostra forma di razzismo, cresce in me, in noi tutti sempre più forte una magica, stupefacente appartenenza alla nostra terra.
Sono napoletano e se volete, odiatemi pure.
Vincenzo Ruggiero.