Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

mercoledì 22 gennaio 2014

Vi "chiedo scusa" come napoletano.


Come cittadino napoletano, volevo chiedere scusa a tutti quelli che trovano sempre il modo per sfoggiare la loro intelligenza e capacità di evoluzione nei confronti di noi meridionali.

Vi chiedo scusa se Napoli era la culla della tecnologia e della cultura, dove le più grosse industrie dell'epoca arricchivano tutto il popolo del Regno di Napoli. Dove tutti i più grandi pensatori dell'epoca non riuscivano più a lasciarla dopo esserci stato almeno una notte.

Vi chiedo scusa se sotto l'impero Borbonico, Napoli era la città più avanzata in Europa, dove fu la prima ad avere una ferrovia, le luci per strada, l'acqua potabile nelle case, ecc.

Vi chiedo scusa se non siamo stati capaci di difenderci da un invasione barbarica e di essere stati depredati di immense ricchezze senza vergogna dai Savoia, con una manica di ladroni capitanati dal più grande camorrista della storia di questo vecchio "Stivale" il cosiddetto eroe Giuseppe Garibaldi.

Vi chiedo scusa se davanti ai vostri occhi sembriamo scuri e sporchi, solo perché la nostra pelle è baciata dal sole per quasi 365 giorni l'anno.

Vi chiedo scusa se portiamo la bandiera dei fannulloni, degli "sfaticati", forse diamo questa impressione perché qualsiasi cosa facciamo, lo facciamo sempre con il sorriso sulle labbra, magari fischiettando una canzone napoletana. Lavorando anche 12/13 ore al giorno ininterrottamente, senza il lusingo del suono di una sirena o della campanella che metta fine alla giornata lavorativa.

Vi chiedo scusa se le vostre inutili, patetiche, puerili campagne pro Vesuvio non riscuotono successo. Il Vesuvio è napoletano e quando sarà per volere del nostro Signore, saremo pronti ad affrontare anche questa prova.

Vi chiedo scusa se le prove che siamo costretti a subire sono tante. Vedi "la terra dei fuochi" dove l'egoismo e la cattiveria di qualche merdoso camorrista ha arricchito le proprie tasche e gonfiato quelle di ricchi industriali del nord.

Vi chiedo scusa se ci invidiate per il nostro mare, i nostri luoghi i paesaggi, quelli stessi che volete veder distrutti ma puntualmente tutte le estate affollate con le vostre famiglie, perchè da voi non ne avete idea.
Ad ogni vostra forma di razzismo, cresce in me, in noi tutti sempre più forte una magica, stupefacente appartenenza alla nostra terra.

Sono napoletano e se volete, odiatemi pure.
Vincenzo Ruggiero.

domenica 12 gennaio 2014

Napoletanità, questa sconosciuta.


Un'accesa polemica si è scatenata sui social net più popolari, come Facebook e Twitter, a riguardo della "famosa/famigerata" (dipende dai punti di vista) trasmissione "Il Boss delle Cerimonie", mandata in onda su RealTv.

Non giudico la gente a cui piace questo genere di programma, peraltro trash non perché i diretti interessati sono napoletani. Sarebbe stata trash comunque, anche se la location fosse stata a Bergamo.
Non biasimo chi, per motivi legati alla cultura, al modo di fare e di vivere apprezzi e "ami" il neo-melodico, il fazzoletto sventolato durante le cerimonie, il modo differente di percepire il divertimento. (Probabilmente riescono a divertirsi molto di più di chi resta pacato e tranquillo al suo posto)
Come si dice "Non è bello ciò che è bello ma ciò che piace."

La cosa che mi infastidisce è soltanto la strumentalizzazione, la bandiera portata avanti da chi vende immagine come la TV, di una Napoli coatta, senza cultura e tradizionalmente volgare.
Portare lo stereotipo del napoletano, solo mandolino e tarantella in giro per il mondo vende. Vedi la pubblicità della TIM dove il solito Gennaro, napoletano, è un ignorante imbranato in continua difficoltà anche con le cose più semplice. (Naturalmente mi riferisco al personaggio e non all'attore che copre soltanto un ruolo).
Davanti agli occhi dell'Italia e sicuramente della maggior parte del pianeta, Napoli viene etichettata per automatismo alla camorra, alla svogliatezza di lavorare, alla disoccupazione, alla munnezza, agli scippatori ed a tutto ciò che è negativo e del mal vivere.

Con più di tre milioni di abitanti Napoli e provincia è tra le metropoli con la più alta densità demografica.
Ha una cultura millenaria ed un territorio architettonico da fare invidia a tutto il pianeta. Tutti i grandi personaggi della storia Italiana ed Europea sono passati per Napoli e rimasti estasiati dalla sua profonda umanità e dal modo di portare la conoscenza anche scientifica per il mondo.

Aggiungo un'ultima osservazione. Il popolo napoletano è troppo diviso. Federico Salvatore diceva in una canzone: "A Napoli esiste un muro, da un lato ci sono i figli di papà, e dall'altro e figl'e bucchin'" Siamo noi i primi a creare differenze, come se ci fosse un napoletano che è meno napoletano di un altro, soltanto perché magari ha un modo diverso di "leggere" la vita.
Ho vissuto diverso tempo nel nord Italia, non ho mai avuto e mai dato modo di offendere la mia città e mai le persone che ho conosciuto hanno dubitato o etichettato la mia persona come un "camorrista" o "Terrone" o "Sfaticato".
Forse perché semplicemente sono un napoletano vero fiero di essere figlio di questa meravigliosa città.

Omaggio a (Artisti e cultori scienziati Italiani, Nati o Vissuti a Napoli):
 Domenico Cimarosa, Giovanni Battista Pergolesi, Niccolo Jommelli, Alessandro Scarlatti, Francesco Durante, Saverio Mercadante, Giacinto Gigante, Bernando Cavallino, Luca Giordano, Domenico Cirillo, Giovan Battista Marino, Eduardo de Filippo, Antonio de Curtis, Massimo Troisi, ecc.ecc.ecc......!

Vincenzo Ruggiero, napoletano.