IL "Carosello"
Una volta c’era il “Carosello”, un vero e proprio show della réclame. Nato nel 1957 e andato in onda fino al 1 Gennaio del 1978. Piccoli episodi di storie raccontate che avevano il fine di pubblicizzare un prodotto, un marchio alla fine dello sketch. Registi importanti come Sergio Leone, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e tanti altri presero parte alla costruzione di uno spettacolo che attirava milioni di telespettatori grandi e piccini. Tanti personaggi "animati" nati nel mondo di Carosello, vedi "Calimero" (Miralanza), l'Omino coi baffi" (caffettiera Bialetti), La "Linea" (D'Agostini) e tanti altri.
"Spot."
Oggi c'è la "Pubblicità", breve, deve colpire agli occhi ed allo stomaco della gente, deve essere ricordata, deve diventare una litania, ti condizione la mente. A discapito del buon gusto usano immagini forti anche attirando l'effetto contrario lascia comunque una traccia del far "parlare di se". Vedi la "Nuvenia" dove un anno fà circa, ha lanciato lo spot "libera di osare", scatenando polemiche e discussioni sui vari pro e contro sul uso delle immagini forti trasmesse sul piccolo schermo. (comunque può dar fastidio ma c'è molto di peggio in giro). Quella della "Zalando second hand" è mortificante per l'intelletto e la fantasia, stupida nel linguaggio, nelle riprese e nella musichetta. (Parere personale).
Quella della "WIND" con Fiorello ed il pesciolino rosso, trovo che quest'ultimo sia il miglior interprete della pubblicità stessa. Il pesciolino rosso agli oscar. Insomma, la decadenza culturale la si avverte in ogni dove, spettacoli, film, sport, musica e ovviamente anche nelle promozioni televisive. Staremo a guardare, ma dopo la pubblicità.
