Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

venerdì 18 maggio 2018

Impara l'arte è mettila da parte.


Spesso mi ritrovo ad ascoltare musica con i miei figli, da una loro selezione, brani scelti da loro e caricati sulla pennetta usb per ascoltarli in macchina e meravigliosamente mi ritrovo ad ascoltare la musica che piace a me, quella che avrei scelto io. Quella musica che mi ha accompagnato per anni durante la mia adolescenza, musica degli anni '80, musica di "altri tempi". Dai Genesis, Pink Floid, Michael Jackson. ecc, ai cantanti di musica leggera italiana, quali Pino Daniele, Venditti, Dalla.
Non solo i miei ragazzi, che magari sono stati influenzati dal mio piacere di ascoltare alcuni brani, ma oggi, tanti ragazzi conoscono o hanno in qualche modo ascoltato, sentito e canticchiatto un pezzo degli Abba o di Baglioni inizio carriera. Cosa è cambiato oggi nel mondo dell'arte? Non c'è più voglia di essere speciali?
Non c'è più l'estro di un artista particolare con il suo timbro speciale, con il suo genere inventato? Questo un po' in tutto il mondo dell'arte. Attori emergenti di un certo spessore non ne vedo, non vedo nuovi Mastroianni, Sordi, Manfredi, non so' di un gruppo come i Pooh che dopo 50 anni di una straordinaria carriera fanno cantare ancora giovani di diverse generazioni. Non riesco ad immaginare, un domani un ragazzo dell'anno 2040 canticchiare un pezzo di Fedez o dei Kolors. Non sono un esperto di musica, ne un critico dell'arte in generale, ma credo che il problema oggi sia nel fatto che non riusciamo più a sorprenderci, non notiamo più l'eccellenza. Sempre più facile diventare "famosi" grazie al grande eco dei social, semore più difficile restaere tali.
Qualche giorno fa a Napoli c'è stato il concerto di un certo Liberato, tantissimi giovani arrivati sulla riviera per ascoltare 15 minuti di questo personaggio. Al di là dei testi incomprensibili, (secondo il mio inutile parere), la musica, se si può chiamare tale, era ridondante, cacofonica, senza strumenti, e dopo pochi minuti mi ha stancato enormemente.
Forse siamo troppo distratti da cose inutili, forse non l'arte si è trasformata, ma sono sicuro che è sempre più difficile associare la parola "Arte" agli artisti contemporanei.