Le scimmie

...hanno poco a che vedere con il blog, ma ho voluto utilizzare queste goffe creature per rappresentarmi.
"Le scimmie sono una satira vivente della razza umana" Henry W. Beecher

martedì 12 agosto 2014

Ciao Robin Williams



Sembra banale. In fondo eri "solo" un attore. Ma non di quelli che passano, no di quelli che hanno fatto bei film ed è di quelli che si ricorderanno. Penso che Tu sei stato qualcosa al di là degli affetti che un fan può avere nei confronti di una star. Sei stato spesso una guida, con i vari ruoli che hai indossato. Come ha scritto il Tuo amico Kevin Spacey: "con i suoi film, le sue interpretazioni, ha fatto ridere e pensare il mondo." La Tua forza in "Good Morning, Vietnam" "Patch Adams", la tua passione in "L'attimo fuggente", le Tue magie in "Hook – Capitan Uncino, Mrs. Doubtfire, Jumanji", la saggezza di "Genio ribelle", la grande spiritualità di "Al di là dei sogni" e tanti, tantissimi personaggi.
Oggi mancherai a tantissimi di noi, quelli che il pomeriggio aspettavano il tuo appuntamento con "Mork e Mindy".

Ciao Mitico Bambino dal cuore d'oro.


Addio Mitico Robin. Grazie di Tutto.

 "Con i suoi film, le sue interpretazioni, ha fatto ridere e pensare il mondo."(Kevin Spacey)


Maleducazione Digitale.


Ormai siamo in piena epoca digitale, questo è bello per chi come me ama la tecnologia. Ma, (e voi sapete bene che dopo la congiunzione "MA" arriva quasi sempre qualche polemica), dicevo, ma il troppo stroppia. L'uso spropositato della tecnologia in particolar modo quella delle comunicazioni, (questo benedetto smartphone per farla breve), questa strana esigenza di essere sempre connessi, di guardare continuamente se siamo menzionati o contattati da qualcuno ci rende irrimediabilmente schiavi e sopratutto maleducati.

Ognuno è libero di sentirsi più o meno dipendente da quello che vuole, ma quando questa dipendenza porta ad essere sempre più distaccati dalla realtà ed asociali, il comportamento da maleducati vince su tutto.
Non c'è più conversazione a tavola. Tutti, giovani e meno giovani sono sempre con gli occhi incollati sul cellulare. La foto sulla sinistra è un incontro a pranzo tra colleghi, vi lascio immaginare l'atmosfera.
Non si socializza più, che ne so' in una sala d'aspetto, che sia in una stazione o dal dentista.
Non si segue più un ragionamento, non si ascolta quando qualcuno ti parla, (ottimo solo nel caso siano i partner a parlare ed a parlare ed a parlare... ecc)
L'apice della maleducazione l'ho incontrata stasera al cinema, (a proposito gran bel film "Apes Revolution - Il Pianeta delle Scimmie") . Al di là del fatto che si trattava di un vero cafone, (tra rumori di bottiglietta e patatine ha corredato il film di effetti speciali come nessuno poteva) ma puntualmente ogni minuto circa, accendeva lo schermo del cellulare, illuminando tutto intorno con quella luce blu effetto ipnosi. Ha smesso solo quando con una vocina gentile gli ho chiesto di spegnere il cellulare, ma con gli occhi gli ho detto "Spegnilo, altrimenti ti prendo a calci in culo fino a casa del regista e ti faccio chiedere scusa prima a lui". Ormai non c'è più rispetto, non c'è più "religione" qualcuno avrebbe detto.

Ieri era la notte di San Lorenzo, questo è il periodo delle stelle cadenti. Guardiamo il cielo, il Signore ci ha dato lo schermo più bello che poteva donarci, ad altissima definizione. Magari riusciremo anche ad esprimere qualche desiderio. (Poi subito a condividerlo sui social-net, mi raccomando)

martedì 5 agosto 2014

E col senno di poi, sorrido.


Cosa c'è al di là dei luoghi comuni?
Cosa c'è al di là delle frasi fatte, quelle di cortesia?
Come dopo la siepe è difficile trovare un palazzo di cemento, piuttosto si stendono campi sterminati, così dietro le banalità, è buona norma trovarne altre non nuove, non brillanti, non diverse...un mare di banalità e quando non si è troppo fortunati, un oceano.
Per non dire delle frasi non banali ma che si ripetono fino a perder lo smalto che le aveva rese in qualche modo interessanti. Forse non resta davvero molto da dire.
Quello che infine risulta sconvolgente è che le persone non sono esenti dalle stesse dinamiche che contagiano le situazioni, anzi, le persone sono le situazioni che si costruiscono.
Allora esistono persone banali, quelle che lo smalto non ce l'hanno più nemmeno sulle unghie e mi scopro ad aver un bel po' da dire sugli uni e sugli altri. Ma la realtà mi piega banalmente alle sue assurdità.
La mia voglia di compiacere supera le attitudini superomistiche e l'egocentrismo cede di malavoglia il passo al gregge, che finisce per raccogliermi.
Si perde la maggior parte del tempo a convincere gli altri che si è trattato soltanto di un equivoco, di un gioco o che si è stati brutalmente fraintesi... io questo tempo me lo tengo stretto, e anziché chiedere scusa, mi fermo a guardare.
E con il senno di poi, sorrido.

Enzo Ruggiero.